:: Segni e particolari in un tratto di penna ::
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:: Segni e particolari in un tratto di penna ::
Chi di noi non ha mai scarabocchiato un foglietto di carta mentre stava facendo una lunga chiacchierata al telefono?!
Io penso quasi tutti, perché quando abbiamo tra le mani una penna diventa automatico fare dei segni. C'è chi fa delle linee e poi le collega o le sovrappone e chi, invece, inizia disegnando un piccolo fiorellino e poi continua ad allargarlo girandogli continuamente intorno fino a formare, inconsciamente, un semplice Mandala.
Ebbene, il Mandala rappresenta una ruota che gira incessantemente attorno a un centro che parla di un divenire, della creazione continua, della rigenerazione, del rinnovamento di se stessi.
Si dice che: "Ruotando noi usciamo dal nulla" .
Il vuoto che lasciamo nel centro del nostro scarabocchio, rappresenta l'immobilità, la quiete, la pace, tanto da formare inconsciamente un nirvana.
Ciò che caratterizza il proprio Mandala è la capacità di attirare lo sguardo dell'esecutore in un movimento a spirale, per poi portare il suo sguardo verso il centro quasi a suggerirne l'importanza. L'immagine circolare è, infatti, utilizzata in un complesso percorso conoscitivo di cui il Mandala riproduce visivamente le tappe del tratto di penna.
Figura complessa ricca di simboli come si rileva nella tradizione Buddhista, nonché, anche nell'emergere di sogni e visioni di cui si è ampiamente occupata la psicologia del profondo per opera di Jung. Il Mandala può essere disegnato, dipinto, modellato o danzato (come avviene nella danza rotante dei Dervisci).
La presenza di forme geometriche, come le linee, il triangolo, un quadrato, o un ottagono, sono delle raffigurazioni collegate a precise forze cosmiche che animano l'Universo e rappresentano umanamente le paure, le passioni, le angosce dell'uomo. Nonchè, gli stessi tratti significano anche una volontà di trasformazione sia interiore che mentale.
Il Mandala è stato felicemente e sinteticamente definito anche come "psicocosmogramma" in quanto diagramma di forme geometriche e antropomorfiche che assumono diversi significati, dal rituale allo psicologico, al metapsichico, nel compito d'integrazione dell'uomo nell'universo e dell'universo nell'uomo.
Per riuscire a comprendere se stessi, e prendere atto delle proprie necessità interiori che sprigionano esteriormente in un tratto di penna non c'è un semplice modo..........
osservate attentamente il vostro scarabocchietto perché, durante l'esecuzione, mentre eravate assorti con la vostra mente nella conversazione, in quei frangenti il vostro stesso spirito vi ha comunicato chi voi siete realmente!
Bisogna sempre ricordare che: ognuno di noi è un MAESTRO DI SE STESSO!!!
Meditando su me stessa lascio a voi il compito di donare altre interpretazioni
Ciao, shila
Io penso quasi tutti, perché quando abbiamo tra le mani una penna diventa automatico fare dei segni. C'è chi fa delle linee e poi le collega o le sovrappone e chi, invece, inizia disegnando un piccolo fiorellino e poi continua ad allargarlo girandogli continuamente intorno fino a formare, inconsciamente, un semplice Mandala.
Ebbene, il Mandala rappresenta una ruota che gira incessantemente attorno a un centro che parla di un divenire, della creazione continua, della rigenerazione, del rinnovamento di se stessi.
Si dice che: "Ruotando noi usciamo dal nulla" .
Il vuoto che lasciamo nel centro del nostro scarabocchio, rappresenta l'immobilità, la quiete, la pace, tanto da formare inconsciamente un nirvana.
Ciò che caratterizza il proprio Mandala è la capacità di attirare lo sguardo dell'esecutore in un movimento a spirale, per poi portare il suo sguardo verso il centro quasi a suggerirne l'importanza. L'immagine circolare è, infatti, utilizzata in un complesso percorso conoscitivo di cui il Mandala riproduce visivamente le tappe del tratto di penna.
Figura complessa ricca di simboli come si rileva nella tradizione Buddhista, nonché, anche nell'emergere di sogni e visioni di cui si è ampiamente occupata la psicologia del profondo per opera di Jung. Il Mandala può essere disegnato, dipinto, modellato o danzato (come avviene nella danza rotante dei Dervisci).
La presenza di forme geometriche, come le linee, il triangolo, un quadrato, o un ottagono, sono delle raffigurazioni collegate a precise forze cosmiche che animano l'Universo e rappresentano umanamente le paure, le passioni, le angosce dell'uomo. Nonchè, gli stessi tratti significano anche una volontà di trasformazione sia interiore che mentale.
Il Mandala è stato felicemente e sinteticamente definito anche come "psicocosmogramma" in quanto diagramma di forme geometriche e antropomorfiche che assumono diversi significati, dal rituale allo psicologico, al metapsichico, nel compito d'integrazione dell'uomo nell'universo e dell'universo nell'uomo.
Per riuscire a comprendere se stessi, e prendere atto delle proprie necessità interiori che sprigionano esteriormente in un tratto di penna non c'è un semplice modo..........
osservate attentamente il vostro scarabocchietto perché, durante l'esecuzione, mentre eravate assorti con la vostra mente nella conversazione, in quei frangenti il vostro stesso spirito vi ha comunicato chi voi siete realmente!
Bisogna sempre ricordare che: ognuno di noi è un MAESTRO DI SE STESSO!!!
Meditando su me stessa lascio a voi il compito di donare altre interpretazioni
Ciao, shila
Re: :: Segni e particolari in un tratto di penna ::
ciao shila , molto interessante questo argomento ,sapevo del significato dello scaraboccio , ma non ho mai approfondito , devo dire che mi hai acceso una sincera curiosita , se hai altre info mi farebbe piacere .
ciao grazie goffry
ps porto i saluti di nerone che ho sentito per mail .
ciao grazie goffry
ps porto i saluti di nerone che ho sentito per mail .
goffry- Goffry
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