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LA QABALAH EBRAICA

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Messaggio  ADMIN Lun Gen 05, 2009 6:32 pm

INVIATO da: Elemiah 18/11/2000 7.46


LA QABALAH.
Molti, erroneamente, pensano che la Cabala sia qualcosa che riguarda esclusivamente l'interpretazione dei sogni o i numeri da giocare a Lotto. Per cui, come per la Bibbia, ho pensato di spiegare brevemente i principi fondamentali sui quali si basa questa dottrina.
Il termine ebraico deriva dalla radice QBL, Qibel, che significa letteralmente «ricevere». Questo termine si riferisce all'uso di tramandare il complesso delle dottrine esoteriche che concernono Dio e l'universo e che sono state tramandate di generazione in generazione all'interno di una ristretta cerchia di iniziati. I suoi seguaci raccontano che «essa fu insegnata dapprima da Dio stesso ad un eletto gruppo di angeli che formò una scuola teosofica in Paradiso. Dopo la Caduta, gli angeli comunicarono questa dottrina celeste ad Adamo per dargli la possibilità di ritornare alla perduta felicità. Da Adamo essa passò a Noè, ad Abramo che diffuse una parte di questa dottrina presso gli Egiziani. Mosè, che conosceva tutta la sapienza dell'Egitto, iniziato a questa dottrina, durante il suo vagabondare nel deserto dedicò tutte le ore di riposo alla meditazione di essa e ricevette lezioni da un angelo. Egli celò i principi di questa dottrina nei primi quattro libri del Pentateuco e iniziò i settanta più anziani ai segreti di questa dottrina, ed essi li trasmisero a loro volta oralmente formando così una linea continua di tradizione. Nessuno osò metterla per iscritto fino a Schimeon Ben Jochai che visse al tempo della distruzione del secondo tempio. Alla sua morte, suo figlio, insieme ai suoi discepoli, da essi trassero la famosa opera detta Zohar (splendore) ».
La Qabalah attribuisce un valore numerico alle 22 lettere dell'alfabeto ebraico, di modo che ogni parola, oltre al suo significato letterale, ha anche un valore numerico simbolico.
Tutto l'universo e gli equilibri di energia che lo sorreggono e ne regolano i moti e le trasformazioni sarebbero dunque deducibili dallo studio dei numeri.
La Qabalah è di solito classificata in quattro parti:
1) La Qabalah pratica: tratta la magia dei talismani e delle cerimonie
2) La Qabalah letterale che è divisa in tre parti:
a) Gematria (questa parte si basa sul principio che in ebraico e in caldeo ogni lettera ha il suo valore numerico per cui risulta che ogni parola è un numero ed ogni numero una parola)
b) Notariqon (è un sistema per cui ogni lettera di una parola è presa come iniziale o abbreviazione di un'altra parola così che dalle lettere di una sola parola si può formare una frase)
c) Temura (significa permutazione e, secondo determinate regole, una lettera è sostituita ad un'altra che la precede o la segue nell'alfabeto per cui da una parola può essere formata un'altra parola di ortografia interamente diversa).

3) La Qabalah non scritta che si applica a certe conoscenze che non sono mai state scritte ma comunicate solo oralmente.
4) La Qabalah Dogmatica che contiene la parte dottrinale e può dividersi in quattro gruppi:
a) Il Sepher Yetzirah o «Libro della Formazione» che è attribuito al patriarca Abramo. Esso tratta della cosmogonia e offre la chiave per comprendere nei suoi dettagli e nelle sue connessioni l'armonia universale sulla base dei numeri.
b) lo Zohar o «Splendore» che contiene i seguenti libri fondamentali:
1. Libro del Mistero nascosto che è il fondamento dello Zohar;
2. Maggiore Santa Assemblea che è uno sviluppo del primo;
3. Minore Santa Assemblea che come i primi due tratta del graduale sviluppo della Divinità creatrice e con essa della Creazione;
4. Il trattato Beth Elohim o «Casa dell'Elohim» che tratta di angeli, demoni, spiriti elementali ed anime
5. Il «Libro delle Rivoluzioni delle anime»
c) Il Sepher Sephirot o «Libro delle Emanazioni»
d) L'Asch Metzareph o «Fuoco Purificatore»

Naturalmente tutto l'Antico Testamento fu analizzato dai cabalisti, nei due secoli precedenti la nascita di Cristo, secondo la chiave simbolica e come dottrina delle armonie universali, la Qabalah esercitò grande influenza su personalità di prestigio anche del mondo cattolico. Lo scopo della Qabalah è quello di avvicinare l'uomo a Dio, infatti anche se a due poli opposti, l'uomo e Dio abbracciano nel loro essere l'intero cosmo. Il processo della creazione, come si vedrà nell'Albero della vita o Albero sefirotico, comporta il dipartirsi dall'Uno ed il suo ritorno all'Uno; la svolta cruciale in questo ciclo avviene nell'uomo, nel momento in cui egli incomincia a sviluppare una consapevolezza della sua vera essenza ed aspira a ripercorrere la via della molteplicità della sua natura all'Unità da cui fu originato .L'uomo, creato ad immagine di Dio, possiede del proprio creatore, sia pure in potenza ed in misura microscopica, tutte le virtù e tutte le doti fondamentali: mente che pensa, anima che «sente», cuore che ama, ragione che pondera e volontà creatrice che concreta la realtà dell'esistenza secondo i principi della verità rivelata.
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