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UN TESTAMENTO BIOLOGICO

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Messaggio  Shila Lun Apr 06, 2009 1:11 pm

Ieri sera mentre eravamo seduti a tavola con degli amici si parlava delle cose della vita.
Quando siamo arrivati a parlare di vita e di morte un'amica all'improvviso si rivolge al proprio compagno dicendogli:

"Non lasciare mai che io viva in uno stato vegetativo, in dipendenza completa da una macchina e facendomi alimentare da una cosa artificiale. Se mi dovessi vedere in questo stato, ti prego, spegni gli apparati che mi tengono in vita."

Lui si è alzato, ed in silenzio ha spento il televisore, il computer, lo stereo, la macchina del caffè e gli ha tolto la birra…..

Alle volte un semplice gesto vale molto di più che dire mille parole. Se vi trovate davanti a questo tipo di richiesta quale sarebbe la vostra reazione?.... che tipo di scelta fate, la assecondate oppure........?


Buon inizio settimana
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Messaggio  goffry Lun Apr 06, 2009 9:24 pm

domanda di sicuro interesse , alla quale rispondo banalmente " spero di non vivere mai questa situazione "
ma a parte le banalià, per principio concordo con un testamento biologico che preservi il diritto di scelta di chi non è piu in grado di farlo , come concordo con l'eutanasia ,ma che venga applicata in un metodo meno traumatico che l'interuzzione alimentare .
ma questo è quello che penso adesso , il vivere una situazione è completamente diverso che ragionarla seduti fronte un pc .
percui ripeto "non lo so cosa farei ",

per quello che riguarda gli oggetti !!! , se ci sono li uso , se non si sono ,è lo stesso , non mi preoccupa neanche il mangiare perche sono piu i mesi che non mangio che le volte che lo faccio , tutto cio è un surplus se c'e ben venga ma la mia vita non si ferma per la loro mancanza.

ciao goffry
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Messaggio  ADMIN Mar Apr 07, 2009 8:20 pm

Io rispetterei la sua decisione. Ognuno è libero di scegliere altrimenti il libero arbitrio sarebbe solo un termine senza significato.
Un abbraccio
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Messaggio  Shila Mer Apr 08, 2009 3:51 pm

Goffry scrive:
...il vivere una situazione è completamente diverso che ragionarla seduti fronte un pc .
Io sarei più propensa a lasciare che gli eventi si sviluppino così come lo stesso spirito le aveva un tempo organizzate perchè lui solo sa cosa ancora deve acquisire terrenamente per progedire nella conoscenza del Suo Tutto.

Goffry:
per principio concordo con un testamento biologico che preservi il diritto di scelta di chi non è piu in grado di farlo , come concordo con l'eutanasia ,ma che venga applicata in un metodo meno traumatico che l'interuzzione alimentare .

Ele scrive:
Io rispetterei la sua decisione. Ognuno è libero di scegliere altrimenti il libero arbitrio sarebbe solo un termine senza significato.

"Diritto di scelta" o "libero arbitrio" significano la stessa cosa quindi possiamo riconosce che ogni libero cittadino è investito da una propria autorità, quella di poter prendere liberamente una decisione per se stesso.

Fin qui tutto scorre liscio, ma esiste un piccolo particolare a cui nessuno pensa.......... perché nell'istante in cui non si è più in possesso delle proprie facoltà motorie e mentali si "impegna" un altro essere a divenire il nostro carnefice per eseguire una nostra specifica volontà?......

non sarebbe più umano e corretto metterci prima d'accordo con il nostro carnefice quando ancora noi siamo coscienti e in piena salute sia fisica che mentale?

Io penso che così facendo oltre a far rispettare il nostro libero arbitrio noi stessi riusciremmo anche a far rispettare la sua promessa, quella di autoeliminarci da questo mondo per compassione o altro ancora egli riesce interiormente a provare dentro di sè come suoi personali sentimenti.

In funzione del mio vissuto e per le mie esperienze personali questo è quanto io ho potuto apprendere:

come spirito il Libero Arbitrio significa essere reali e coscienti interiormente......... umanamente significa essere razionali intellettualmente e molto coerenti con le proprie scelte di vita.

ciao, shila
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Messaggio  goffry Mer Apr 08, 2009 7:41 pm

(....perché nell'istante in cui non si è più in possesso delle proprie facoltà motorie e mentali si "impegna" un altro essere a divenire il nostro carnefice per eseguire una nostra specifica volontà?...... )

perche lo stesso essere si impegna a mantenerci forzatamente in vita , quando in una situazione naturale saremmo deceduti .

(...non sarebbe più umano e corretto metterci prima d'accordo con il nostro carnefice quando ancora noi siamo coscienti e in piena salute sia fisica che mentale? )

questo sarebbe lo scopo del testamento biologico

(... come spirito il Libero Arbitrio significa essere reali e coscienti interiormente......... umanamente significa essere razionali intellettualmente e molto coerenti con le proprie scelte di vita. )

concordo con questo tuo pensiero , il piu è riuscire a far si che queste due “stati” siano il piu coerenti possibile

ciao goffry
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Messaggio  nerone Gio Mar 18, 2010 2:44 am

Argomento molto interessante e permettetemi di parlarne come uno che queste cose le vive.

In linea di massima le cose sembrano apparentemente molto semplici ma poi in effetti così semplici non sono.

Per prima cosa io posso benissimo decidere di autorizzare qualcuno a togliermi la vita in condizioni in cui la mia vita non ha speranze e la mia sopravvivenza sarebbe legata a macchine e terapie traumatiche.

Ma lo devo scrivere ! Deve rimanere una testimonianza scritta del mio volere.

E tuttavia se poi non fossi in condizioni di esprimermi e però avessi cambiato idea ?

Vedete a mio parere questo è uno degli argomenti più sottili da affrontare, con implicazioni inimmaginabili se ci si pensa bene... e quando dico " se ci si pensa bene " voglio dire che oltre a pensare una trentina di parole... ci si immagini nelle situazioni più disparate.

Una persona viene portata al pronto soccorso perchè sta male.
Viene data in mano al reparto di rianimazione perchè si spera che lo si possa aiutare.

Ha avuto un arresto cardiaco... in quel momento è in coma... che fa lo lasciamo morire perchè probabilmente ne uscirà fuori un relitto... oppure lo aiutiamo perchè probabilmente lo riusciamo a fare sopravvivere ???

Bene, lo aiutiamo... i parenti stessi pur sapendo del suo testamento biologico...SPERANO di riavere il proprio caro.

Nel prosieguo delle cure però si arriva a valutare un certo tipo di stato neurologico... uno stato vegetativo... un coma vegetativo.

Ma siccome a volte si sparano sciocchezze enormi... non esiste solo un tipo di stato vegetativo: può esserci un paziente in coma profondo, depassè, legato alle macchine e ai farmaci.
Noi facciamo le nostre valutazioni ( elettroencefalogramma, potenziali evocati... eccetera ) e vediamo che è in stato di morte cerebrale.

Ammettiamo che si decida di spegnere le macchine e sospendere le terapie: siamo sicuri che qualcuno ( forse anche tra di voi ) non si metta a gridare alla malasanità perchè ritiene che la scienza non sia ancora in grado di dichiarare CON CERTEZZA ASSOLUTA che il paziente è ufficiosamente deceduto ?

Mica è così semplice.

Un altro stato vegetativo prende il nome di sindrome apallica... si tratta di uno stato in cui la corteccia cerebrale è talmente danneggiata che il paziente non è contattabile, non si sa esprimere o non si può esprimere, non si sa bene se sia presente un barlume di coscienza.
Però i centri sottocorticali non sono troppo danneggiati e quel paziente non si può definire propriamente in coma.

Apre gli occhi.
Se gli infliggiamo uno stimolo doloroso reagisce in qualche modo. Quindi sente il dolore.
( ehi... il dolore non è una cosa che si razionalizza... il dolore si sente e basta... ditelo ai cacciatori quando sparano agli animali pensando che... tanto sono animali e non capiscono il dolore... non si domandano mai però perchè quel povero animale si contorca prima di morire )...
Spesso respira autonomamente tanto che lo si può estubare e lasciare con il suo respiro spontaneo.
Se gli mettete un ditino tra le labbra riesce a suggere.

Bene in questo soggetto CHI stabilisce che sia VIVO e CHI stabilisce che sia morto ?
CHI lo stabilisce che il paziente desidera morire e chi stabilisce che il paziente desidera sopravvivere anche in quelle condizioni ?

Per tornare a un argomento che mi appassiona, Eluana Englaro, la ragazza era in questo stato.
E allora aveva forse lasciato un testamento scritto che almeno mettesse la coscienza a posto dei medici che dovevano " spegnere le macchine " ?

Oppure le cose sono andate per una via tutta Italiana e politica per cui un giudice di Milano apre un precedente PERICOLOSISSIMO... perchè la ragazza non aveva mai lasciato nulla di scritto ed era il padre a dire che... eccetera insomma la storia la conosciamo tutti.

Bene facciamo un gioco. Facciamo finta che io non ami più mia moglie, che abbia un' amante e che mi capiti la fortuna che mia moglie abbia un arresto cardiaco ed entri in uno stato di sindrome apallica.
Ma lo sapete come mi farebbe comodo DIRE che mia moglie si era espressa nel senso di spegnere le macchine ?
Ah, finalmente sarei libero... felice.
E se si tratta dello zio ricchissimo e io non vedo l' ora che crepi per poter ereditare ?
Naturalmente poi farei di tutto per fare ricadere le colpe sempre sui soliti famigerati medici.

Pertanto ci vuole un testamento scritto.

La seconda cosa di cui voglio parlare è la grande, immensa, spudorata ipocrisia ( non vostra ) quando si parla dell' eutanasia.
Perchè nel caso di eluana englaro si sono fatte montagne di masturbazioni mentali... insomma si era deciso che eluana dovesse morire... PEROOOOOO'.....
- la puntura letale no... perchè sarebbe eutanasia.
- una pistolettata no... perchè sarebbe un omicidio.

E allora cosa decidere di meglio se non sospendere l' unica cosa che non andrebbe sospesa e cioè l' alimentazione ?

Quanti bei signori si sono alternati a giocare con le parole per arrivare ai loro scopi politici ed ideologici...uno scontro tra partiti e non uno scontro di idee.... Insomma il gioco di Cricco e Crocco: se cricco dice bianco, crocco dice nero, ma se cricco avesse detto nero, crocco avrebbe detto bianco.

Ah... quanto si è parlato a venvera di ALIMENTAZIONE FORZATA... e così si lasciava intendere che c' era qualche infermiere corpulento e con la barba non rasata che prima metteva la camicia di forza a eluana e poi rendeva un grosso cucchiaio di legno e la ingozzava sprofondando il grosso cucchiaio giù giù per l' esofago fino allo stomaco.

Niente di tutto questo... si tratta di due modalità di nutrizione che mirano a nutrire il paziente che non è in grado di deglutire e di masticare.
Inizialmente l' alimentazione cosiddetta forzata ( si chiama nutrizine enterale totale ) si effettua attraverso un sondino nasogastrico e successivamente poi attraverso una PEG ( percutaneous entero gastrostomy ), un tubicino che va direttamente allo stomaco per via percutanea... e la PEG si fa per non usare troppo a lungo il sondino nasogastrico, per migliorare la sopportabilità al paziente e per evitargli che il sondino generi dei decubiti ( delle piaghe ) a livello del naso, della gola e dell' esofago.

Quindi non si tratta di alimentazione forzata ma semplicemente di alimentazione per evitare che il paziente muoia di fame.

Ora il mio ragionamento è che l' alimentarsi non è nè una terapia e nemmeno un accanimento terapeutico altrimenti anche voi quando mangiate dovreste considerare che non state mangiando ma vi state curando.

E se vedete qualcuno che si ingozza al ristorante dovrete considerare che si sta autoattuando un accanimento terapeutico.

Ma non è così... voi pensate che state mangiando e pensate che quello del ristorante si sta ingozzando, punto e basta.

Alimentarsi è un diritto umano di base. Quando vediamo i bambini affamati dell' africa ci commuoviamo e ci arrabbiamo perchè sappiamo che sono sottoposti a una tortura e a una delle più gravi ingiustizie.

Pertanto privare eluana dell' alimentazione ha portato alla morte di eluana stessa e quindi l' obiettivo è stato raggiunto.
E allora se l' obiettivo era quello... come mai ipocritamente non hanno usato la puntura letale o la pistolettata ?
Perchè l' eutanasia no... l' omicidio no... e la fine del Conte Ugolino si ?

E tutto questo sulla base del " sentito dire " del padre di Eluana.

Finisco.
Vediamola ora dal punto di vista di eluana.

Eluana, ammesso e non concesso che avesse voluto morire, credete avrebbe scelto una bella punturina letale ( che poi questi azienti hanno sempre una vena presa, per cui non avrebbe sentito nemmeno il pungiglione ) o magari si sarebbe rallegrata per non mettere dubbi atroci nella mente del paparino e di tutti i benpensanti e avrebe deciso per una morte per fame e sete in modo che il suo decesso non fosse da ritenere nè eutanasia e nemmeno un omicidio ?

Rimane il fatto che l' esito finale doveva essere la cessazione della vita di eluana... perchè usare un mezzo così barbaro ?
E che bravi che sono a parlare della non sofferenza del paziente... infliggendo però sofferenza !

Perchè questi ipocriti non hanno scelto il sistema Welby ? Anestesia generale e puntura letale oppure anestesia generale e staccare la macchina ?

Ragazzi parlo di voi ma la cosa non è rivolta a voi...

VOI gente di un mondo perbenista, gente deresponsabilizzata di tutto, gente che delegate tutto agli altri, gente che vi piace dire che la colpa è sempre degli altri...
VOI vi dovete mettere d' accordo con voi stessi....

Vi dovete mettere d' accordo per non dare addosso ai medici sempre e comunque...
- se li faccimo vivere siamo colpevoli di averli fatti vivere.
- se muoiono siamo colpevoli di averli fatti morire.
- se ci battiamo per la vita voi vi battete per la morte.
- se riteniamo opportuna la morte... voi ritenete opportuna la vita.

CHI DEVE DECIDERE CHI DEVE VIVERE E CHI DEVE MORIRE ?

Ditecelo VOI... ma esprimetevi in maniera chiara, semplice, comprensibile e soprattutto COERENTE.

Oppure fate una colletta e ragalateci la sfera di cristallo del mago merlino in modo da prevedere già quando entra al pronto soccorso l' esito che avrà il paziente.

Che poi ci sia qualche medico somaro che dimentica una garza o faccia errori madornali... questo non significa che i medici debbano avere la bacchetta magica per sapere le cose in anticipo.

Sapete... sotto le nostre tute c' è qualcuno fatto di carne, ossa e cartiLLagine ( come diceva Totò ) a cui non piace affatto di essere caricato di grandi responsabilità, di essere incaricato di fare tutto il possibile per il paziente e poi di temere sempre e comunque una denuncia solo perchè l' avvocaticchio morto di fame suggerisce ai parenti di mettere in atto una denuncia per tentare di spillarci dei soldi... perchè, sapete, molto, molto spesso si tratta di amore per il denaro travestito da amore per il parente.

Ciao. Se volete ve ne posso raccontare delle belle circa l' ipocrisia.

nerone

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