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MANUALE PER PRATICANTI REIKI DI PRIMO LIVELLO.

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Messaggio  ADMIN Mer Gen 07, 2009 7:23 pm

INVIATO da: Mario - 19/04/2006 20.38



MANUALE PER PRATICANTI REIKI DI PRIMO LIVELLO
 
Sho-den secondo Usui Teate


Shoden secondo Usui voleva dire essere consapevoli dell’energia.
Con questo scopo,Usui insegnava i principi, invitava a leggere le poesie Waka, e dava Reiju (una particolare trasmissione di energia) un numero indeterminato di volte, finchè lui stesso non giudicava che l’allievo, attraverso la pratica, avesse completato questo livello.
E, dunque, ecco la traduzione dei Principi fatta da Chris Marsh e da Andrew Bowling:
Solo per oggi: non arrabbiarti, non preoccuparti
 
Sii umile
 
Lavora onestamente
 
Sii compassionevole con te stesso e con gli altri



Alcune note sui principi:
SOLO PER OGGI: la vita esiste OGGI, né ieri, né domani. Oggi è l’accumulo di ogni momento e come viviamo questo momento determina la nostra vita. Questo principio ci spinge a vivere nel presente.

NON ARRABBIARTI, NON PREOCCUPARTI :Alcune persone distruggono se stesse attraverso l’emozione della rabbia, o l’ansia. Ci si arrabbia perché alcuni fatti del presente sembrano tanto più importanti perché ci proiettiamo sopra le nostre esperienze passate. Proviamo pre-occupazione ed ansia perché pensiamo al futuro. E così, pensando al passato e al futuro, ci impediamo di godere del momento presente.Praticando Reiki si armonizzano le emozioni, che possono comprendere anche la rabbia, la tristezza, o la paura, ma che passano senza fermarsi a logorarci.

SII UMILE. Come Socrate, sii consapevole di non sapere. Sospendi il giudizio. Sii aperto a tutti i punti di vista. Questa è l’umiltà, non formale, che nasce dentro il cuore.Il sistema Usui Teateveniva chiamato un sistema Ronin (senza capo) e ciò doveva assicurare che nessuno potesse avanzare pretese o trademark sul sistema allora o nel futuro.I titoli Master, Sensei sono titoli onorifici dati dagli allievi, mai assunti dagli insegnanti stessi. Il termine giapponese corretto per Insegnante è Kyoshu, come un insegnante di scuola, ovvero qualcuno che fornisc informazioni.



SII ONESTO NEL TUO LAVORO. Comportati nella tua vitae nel tuo lavoro con onestà nei confronti di te stesso.Sii fedele al tuo cuore.Tutte le volte che pensi "vorrei ma non posso" trasforma questa frase in "non voglio" o in "voglio", e vivi fino in fondo le tue aspirazioni, accettandone le conseguenze. Essere onesti con se stessi vuol dire vivere deliberatamente. Praticando Reiki ci si connette alla propria anima, a ciò che vogliamo veramente, individuiamo più facilmente i condizionamenti che a volte ci spingono su strade che ci fanno sentire a disagio, non allineati.

SII COMPASSIONEVOLE CON TE STESSO E CON GLI ALTRI. Per spiegare il significato della parola compassionevole, Chris Marsh ci ha raccontato una storia.
Una mattina un uomo trova un ubriaco disteso a terra, sulla sua strada. Con gentilezza lo aiuta a rialzarsi e gli offre aiuto.
La mattina dopo l’uomo trova lo stesso ubriaco disteso a terra. Questa volta gli dà un calcio e lo spinge via con forza.
Sia l’azione del primo giorno che quella del secondo giorno sono azioni compassionevoli. Non confondere la compassione
Con il pietismo o il giudizio, ma con semplicità segui il tuo cuore e dai ad ognuno ciò di cui ha bisogno.Essere compassionevoli con se stessi è sempre il primo passo per la guarigione. Praticando Reiki, ci rendiamo più consapevoli dei comportamenti basati sull’Ego e non sul cuore, e aumentiamo la connessione con l’energia universale, che ci aiuta a mantenere la Corretta Azione.

A questo punto il manuale per praticanti di primo livello potrebbe già finire, perché vivere secondo i principi è già una forma di autoguarigione. Visto però che anche Usui diceva che i principi erano un obiettivo e non era facile seguirli (sembra che avesse un temperamento piuttosto sanguigno) è mia abitudine insegnare, durante il seminario di primo livello, anche alcune posizioni delle mani utili per favorire il riequilibrio energetico, e parte dell’Hatsurei Ho.

Ecco, qui di seguito, le posizioni che consiglio:

Inspirando, portare l’attenzione a sopra la testa, o alla cima della testa
Espirando, portare l’attenzione al palmo delle mani.
Dopo qualche respiro, si può cominciare l’autotrattamento, respirando normalmente.

1)una mano in cima alla testa, e una sulla nuca
2)le due mani a coprire gli occhi e il centro della fronte
3)una mano sulla gola e una sul dietro del collo
4)una mano in mezzo al petto e una sul plesso solare
5)ogni mano sul gomito opposto
6)mano sul polso, palmo, e intorno al pollice dell’altra mano
7)viceversa
8)una mano dall’ombelico in giù e l’altra subito sotto
9)una mano su ogni ginocchio, sulla parte esterna laterale
10)le due mani “a panino”sul piede destro
11)le due mani “a panino” sul piede sinistro.


Ed ecco la prima parte dell’Hatsurei Ho, che ha un effetto di rilassamento ,di pulizia, e di ricarica energetica:

1.Kihon Sensei (posizione standard)
Siedi sul pavimento sui ginocchi o a gambe incrociate, o su una sedia con la schiena eretta
Rilassati e chiudi gli occhi
Poni attenzione all’Hara (3-5 cm sotto l’ombelico)
Tieni le mani in grembo a palme in giù.

2.Kenyoku (pulizia)
La mano viene passata a contatto col corpo o un po’ staccata:
a)metti la mano destra, piatta, con le dita nel punto dove il collo diventa spalla, a sinistra.ESPIRANDO, porta la mano piatta attraverso lo sterno fino all’anca destra
b)ripeti con l’altra mano sull’altro lato
c)fai di nuovo a)
d)metti la mano destra piatta sull’omero, sotto la spalla, oppure anche solo sul polso del lato sinistro;ESPIRANDO passala su tutto il braccio o anche solo sulla mano
e) ripeti con l’altra mano sull’altro lato
f) fai di nuovo d)

3.Joshin Kokyu ho (Pulizia dell’anima col respiro)
Metti le mani in grembo coi palmi in su e respira naturalmente attraverso il naso.
Poni l’attenzione sull’hara e rilassati.
INSPIRANDO visualizza luce bianca che entra dalla testa e dai plami delle mani nell’hara e si espande nel corpo, sciogliendo tutte le tensioni
ESPIRANDO visualizza la luce, che ha riempito il tuo corpo, che si espande al di fuori del corpo attraverso la pelle in tutte le direzioni, fino all’infinito.
Visualizza anche che un po’ di energia residua rimane nell’hara, e, respiro dopo respiro, lo lascia sempre più grande, sempre più luminoso.
Ripeti per un paio di minuti o per quanto vuoi.

4.Gassho.
Congiungi le mani di fronte al petto un po’ più in alto del cuore, e un po’ staccate dal corpo.
Tieni questa posizione.

5.Gokai Sansho (I principi)
Ad alta voce per tre volte dì i principi.

6.Chiusura.
Apri gli occhi e scuoti le mani in tutte le direzioni per alcuni secondi.

Ricevendo Reiju viene ampliata la connessione, che già naturalmente tutti noi abbiamo, chi più chi meno, con l’energia macrocosmica. Con la pratica e ricevendo altri Reiju questa connessione viene ulteriormente ampliata e rinforzata. E’ per questo che per “completare il primo livello Reiki” non basta partecipare ad un seminario di attivazione, ma occorre continuare a praticare da soli o in gruppo, e, magari, ricevere altri Reiju.
MA IL REIKI SI PUO’ USARE ANCHE SE NON SI E’ COMPLETATO IL PRIMO LIVELLO?
L’iniziazione del primo livello è il primo passo nel percorso Reiki, ma anche senza questa, vivere seguendo i principi può portare ad una forte connessione con la Fonte. Questo vale specialmente per molti bambini, che sono “naturalmente connessi”, senza bisogno di iniziazione.
Mentre con la pratica la nostra connessione aumenta sempre più, possiamo certamente usare Reiki per il nostro benessere, con risultati sempre crescenti, via via che diventiamo più connessi.
Il Reiki può essere usato su adulti, bambini, animali , piante e cristalli. A uomini e animali in genere piace ricevere Reiki e ha un effetto rilassante, le piante crescono meglio e i fiori recisi durano molto più lungo. Un trattamento può durare da alcuni secondi (per piante, cibi, medicine) a 30 minuti .
Lasciar scorrere il Reiki sui cibi e le medicine elimina gli effetti collaterali, quindi migliora i sapori, diminuisce eventuali effetti tossici o collaterali, e potenzia gli effetti benefici, quindi è consigliabile utilizzarlo sempre durante i trattamenti medici convenzionali, o per aiutare la guarigione di qualche malattia.
Il Reiki non si vuole sostituire a nessun trattamento medico di altro genere, e ne potenzia invece l’efficacia, diminuendone la durata.
Il Reiki è molto di più di una sessione terapeutica. Può apportare benefici alla tua vita in modi sorprendenti. Una volta iniziata la pratica del Reiki, questo può essere usato nelle arti, nello sport, per aumentare la tua intuizione, il tuo rendimento scolastico e professionale…gli unici limiti al suo uso sono quelli della tua immaginazione. Il Reiki non può mai fare del male, per cui esplora i suoi possibili usi nella tua vita.



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