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APOCRIFI A.T. ED I ROTOLI DEL MAR MORTO

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Messaggio  ADMIN Lun Gen 05, 2009 6:14 pm

INVIATO da: Elemiah 18/11/2000 8.14


GLI APOCRIFI DELL'ANTICO TESTAMENTO.

Il passaggio dall'Antico al Nuovo Testamento è mediato dalla letteratura degli Apocrifi (da  = sottratto alla vista, tenuto nascosto), che si colloca tra il II secolo a.C. ed il I secolo d.C. e viene definita intertestamentaria cioè periodo fra due testamenti.
E' proprio in questo periodo che si assiste ad uno sviluppo dell'angelologia soprattutto per quanto riguarda la descrizione della natura degli spiriti angelici, la creazione, i compiti, il numero ed i nomi.
Gli Apocrifi furono ignorati per secoli dalla Chiesa che non li riconosceva come autentici e li escludeva dal canone ma le scoperte avvenute recentemente a Qumran hanno riacceso l'interesse per questi scritti che, secondo gli studiosi, saranno utilissimi non solo per la conoscenza dell'ebraismo nell'epoca in cui sorsero il Cristianesimo e gli scritti del nuovo testamento ma anche per le stesse origini cristiane.

I ROTOLI DEL MAR MORTO

Nella primavera del 1947 il pastore Mohammed ed-Di'b, stanco di inseguire una capra ribelle in una località poco lontana dal Mar Morto, si siede all'ombra di una roccia e si diverte a gettare sassi in una piccola apertura di una grotta. Ha l'impressione ad un certo punto di aver colpito un vaso di terracotta. Da solo non osa entrare, ma ritorna il giorno dopo con un cugino sperando di trovare oggetti di valore....
Fu così che, in maniera del tutto fortuita e grazie a poveri pastori, fu scoperto del materiale straordinario, sia dal punto di vista della storia religiosa, che della linguistica e della paleografia. Infatti nella grotta furono rinvenuti otto vasi di terracotta, ognuno con il suo coperchio ed in uno di questi vasi furono rinvenuti tre rotoli avvolti in tela di lino. Negli anni successivi furono scoperte altre grotte che contenevano altri manoscritti ed, ad eccezione di pochi casi in cui era stato usato il papiro, si trattava di rotoli di pergamena il più lungo dei quali misurava 8,60 metri. Grazie al clima secco di quelle regioni, alcuni manoscritti non avevano subito alcun danno a causa dell'umidità e dei roditori e degli insetti nonostante fossero rimasti nascosti per ben millenovecento anni.
Nei manoscritti venuti alla luce a Qumran sono stati rinvenuti: tutti il libri del Canone Ebraico dell'Antico Testamento ricopiati in più copie, ad eccezione del libro di Ester; alcuni libri del canone greco, gli Apocrifi nell'originale ebraico o aramaico come il Siracide e Tobia; alcuni pseudoepigrafi (* = falsamente attribuiti) come il Libro dei Giubilei ed Il testamento di Levi e Neftali; alcuni scritti prima sconosciuti che non rientrano in nessuna delle categorie ricordate e che per le loro caratteristiche vanno attribuiti ai Qumranici; documenti d'affari, contratti, lettere soprattutto del tempo della guerra giudaica (67-70 d.C.) e della rivolta sotto Adriano (132-135 d. C.)
Questi manoscritti, non ancora pubblicati interamente, sembrano doversi collocare, sia pure tra tante incertezze, intorno al 70 d.C.
La maggior parte degli scritti apocrifi sono delle elaborazioni soprattutto della Genesi e della vita di Mosè ; tra le opere più significative e dove degli angeli si parla ampiamente assumono particolare rilievo: Gli scritti ritrovati a Qumran, Il libro di Enoch, I Testamenti dei dodici patriarchi, il Libro dei Giubilei, Il Testamento di Adamo, La vita di Adamo ed Eva, Il Testamento e L'apocalisse di Abramo. .

GLI SCRITTI DI QUMRAN

Gli angeli erano figure familiari agli esseni di Qumran, come appare dal rotolo degli Inni, dalla Regola della comunità e dalla Regola della guerra, essi avevano un ruolo notevole e decisivo nella guerra contro i figli delle tenebre. In cielo, alle dirette dipendenze di Dio, v'è un principe di splendore (XIII, 10) alle cui dipendenze stanno tutti gli angeli; ad essi sono affidati i figli della luce sui quali vegliano dirigendo verso la giustizia e la verità il loro cuore ed interverranno in loro favore nella lotta decisiva contro i figli delle tenebre. Molteplici sono i termini per definirli oltre al più ricorrente 'elim (=dei): figli del cielo (IQH,III, 22; IQS, XI, 7-Cool, potenti (IQM, XII, 7; XV,14), angeli o messaggeri (XII,7), angeli santi (IQM, VII, 6), angeli della presenza (IQM, VI, 13) mentre i figli delle tenebre dono denominati angeli di distruzione o perdizione ( IQM, XIII, 11-12)
Nel rotolo della Regola della guerra, inoltre, viene data disposizione di scrivere i nomi di Micael, Gabriel, Sariel e Rafael sugli scudi delle torri difensive (13-16):

... Su tutti gli scudi delle torri [15] scriveranno: sugli (scudi) della prima (torre): Micael; su quelli della seconda: Gabriel; su quelli della terza: Sariel; su quelli della quarta: Rafael. [16] Micael e Gabriel saranno a destra, Sariel e Rafael a sinistra.
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