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L'ALBERO DELLA VITA E LE SEPHIROT

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Messaggio  ADMIN Lun Gen 05, 2009 6:37 pm

INVIATO da: Elemiah 18/11/2000 9.16


L’ALBERO DELLA VITA E LE SEPHIROT
La teoria cabalistica si fonda essenzialmente sull'Albero della vita in cui troviamo dieci Sephirot fondamentali e 22 sentieri che le uniscono corrispondenti alle 22 lettere dell'alfabeto.
Ma che cosa stanno ad indicare i termini Ein Soph e Sephirot nella Qabalah ebraica?
Il termine Ein-Soph (= Infinito) esprime l'aspetto inconoscibile del Divino, è la perfezione assoluta, la causa di tutte le cose , è l'Uno perché, come abbiamo già detto, per la lingua ebraica anche la Deità è rappresentata dalla forma astratta dei numeri. Dall'emanazione dell'Uno si formano le prime dieci Sephirot che sono lo sviluppo degli attributi di Dio e formano il Mondo Archètipo cioè il modello eterno immutabile e perfetto (v. Tav. I). Da questo primo mondo sono emanati altri tre mondi (v. Tav. II, III, IV). La Sephira è in certa misura androgina perché sarà femminile o ricettiva relativamente alla Sephira che la precede nella scala sephirotica, e maschile o trasmissiva relativamente alla sephira che la segue.
L'uomo rappresenta il confine tra il Bene ed il Male, tra la luce e le tenebre infatti dopo l'uomo nella scala sephirotica, nel discendere troviamo altre dieci Sephirot (le prime due non sono che assenza di forma visibile e di organizzazione, la terza è la sede delle tenebre, seguono sette sephirot che rappresentano i vizi umani incarnati e infine c'è Satana). Secondo la Qabalah all'uomo, per poter ritornare alla sua condizione iniziale prima della caduta, non resta che ripercorrere i 22 sentieri che uniscono le dieci Sephirot e, di Sephira in Sephira e di mondo in mondo,


Nel numero Uno, secondo la Qabalah, sono nascosti gli altri 9 numeri o Sephirot: Infatti come il numero 1 è indivisibile e non moltiplicabile, (dividendo o moltiplicando 1 per se stesso rimane 1, immutato) ma può essere detto il primo numero di una serie numerica. Ma in che modo, se l'uno non può essere diviso o moltiplicato, si può ottenere un'altro 1 da aggiungere al primo per poter ottenere 2? «Per riflessione di se stesso». Quindi il numero 2, o seconda Sephira, è la potenza riflessa dell'Uno.(S. L. MACGREGOR MATHERS, Op. cit., pag 31)


ritornare alla decima Sephira del Mondo Archetipo che rappresenta l'Adamo celeste prima che addentasse il frutto dell'Albero della conoscenza.


GLI ANGELI DELLA QABALAH.

Grande importanza hanno questi esseri celesti nella Tradizione ebraica e a loro è dedicata una sezione della Qabalah: il trattato Beth Elohim o «Casa dell'Elohim».
La Qabalah, facendo riferimento alla tradizione astrologica che divide i 360 gradi del cielo stellato in dodici settori di trenta gradi ciascuno corrispondenti ai dodici segni zodiacali ognuno dei quali fa riferimento ad un preciso periodo dell'anno, insegna


. L'Astrologia esiste da oltre 5.000 anni ed è la scienza più antica del mondo.Le più remote notizie inerenti l'astrologia si riferiscono all'epoca della IV dinastia egiziana pressapoco intorno all'anno 2.800 a.C. In verità in origine si può parlare più esattamente di astrolatria, cioè una più o meno passiva venerazione dei corpi celesti e delle divinità ad essi attribuite, in seguito l'uomo passò all'osservazione sistematica dei fenomeni fisici in cui si manifestava la vita del cosmo per rendersi conto se, ed in quale misura, esistessero rapporti diretti tra i moti celesti ed il divenire delle cose terrene e specialmente se ed in qual modo gli astri esercitassero un influsso immediato sulle vicende umane. . Inizialmente gli astrologi erano anche astronomi ma, in seguito, vi fu un atteggiamento di aperta ostilità vera da parte di quest'ultimi verso la scienza che aveva generato l'astronomia rinnegando così le proprie premesse religiose e metafisiche. (N. SEMENTOVSKY-KURILO, Astrologia, Ed. Hoepli, MI, 1987, pag. 1). Per quanto abbia incontrato ed incontri tuttora le opposizioni di molti scettici, l'astrologia ha avuto la fiducia di scenziati di fama che l'hanno difesa con le loro argomentazioni: Galileo, Copernico, Keplero, Newton e persino Einstein che ha scritto: «L'astrologia è una scienza a sé, illiminatrice; io ho imparato molto ed ho avuto vantaggi dalla sua conoscenza. Le cognizioni fisiche sottolineano il potere delle stelle sul destino terrestre. A sua volta l'astrologia, in un certo senso, lo rinforza: perciò è una specie di elisir di vita per la società»


che ci sono nove cori angelici (v. Tav. III) ognuno dei quali è governato da un arcangelo (v. Tav. II) e questi governano un pianeta (v. Tav. V). Inoltre, attribuisce un angelo protettore ad ogni 5 gradi dello zodiaco (pari a cinque giorni per cui i nati in quei giorni hanno quel tale angelo come «custode, guida e protettore») ed un arcangelo ai trenta gradi (trenta giorni) pari ad un segno dello zodiaco. Oltre ai nomi, la Qabalah indica anche preghiere specifiche da rivolgere ai vari angeli ed in determinati giorni per ottenere da essi aiuto materiale, morale e spirituale e vari esercizi di meditazione per mettersi in contatto con essi .
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